venerdì 30 agosto 2013

E' indispensabile una forte leadership Pd per trainare il nuovo centrosinistra in città

Alcune mie riflessioni sul rilancio del Pd nella città di Napoli.

Il Partito democratico a Napoli deve impegnarsi a costruire, nei prossimi mesi, una forte leadership e una classe dirigente adeguata alle sfide sociali, economiche e politiche che la città dovrà affrontare a breve, senza rincorrere chi, fino a qualche tempo fa, additava il Pd come l'unico e solo responsabile della profonda crisi in cui sta sprofondando il nostro capoluogo.

Non mi trova d'accordo l'idea che il dibattito interno ed esterno del nostro Partito debba incentrarsi esclusivamente sull'alternativa “con” o “contro” De Magistris. 

Il Sindaco ha dimostrato in questi primi due anni e mezzo di amministrazione di non avere una visione complessiva di città ed ha messo in campo solo ed esclusivamente iniziative estemporanee e disarticolate che al di là del clamore immediato non hanno generato effetti risolutivi rispetto alle piaghe che affliggono Napoli, quali sono, a mio avviso, il tema della vivibilità degli spazi comuni, quello del lavoro, della sicurezza, dell'ambiente, della viabilità, dell'efficienza dei servizi.

E' per tutto questo che sui temi che ho prima elencato, il nostro partito e con esso gli amministratori locali, dovrebbero lavorare, ad ogni livello, per costruire un'alternativa seria, autorevole e competente, partendo dai problemi della gente e della città, e non da quelli del Sindaco. Sono convinta del fatto che ci siano tutte le condizioni e le risorse per un rilancio del Pd a Napoli, che va rifondato sulle cose da fare e non su quelle da dire.

venerdì 9 agosto 2013

La riforma dell'art. 416 ter cp: un'occasione da non perdere.



Il testo della lettera:

Egregio Direttore,
condivido le perplessità manifestate da Gian Carlo Caselli circa le polemiche infiammatesi all’indomani dell’approvazione da parte della Camera, della nuova formulazione dell’art. 416 ter cp, norma che sanziona il voto di scambio politico–mafioso, fenomeno, quest’ultimo, biecamente e capillarmente diffuso nel nostro Paese, con costi economici e sociali straordinariamente alti. Una norma, il 416 ter cp, nata sull’onda dell’emotività collettiva, suscitata dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio, nelle quali persero la vita due straordinari servitori dello Stato, Falcone e Borsellino.
Una disposizione partorita male nella misura in cui persegue, nella sua attuale formulazione, solo le ipotesi di passaggio di denaro in cambio di voti e, pertanto, palesemente inefficace e non in grado di colpire tutte le altre utilità potenziali oggetto dello “scambio” tra il politico ed il mafioso. È pacifico, infatti, che, oggi, malaffare, criminalità organizzata e politica abbiano individuato ben altre utilità attraverso le quali contrattare e distorcere il consenso:  informazioni, appoggi, favori, concessioni, assunzioni, autorizzazioni ecc., costituiscono elementi di scambio ben più redditizi di una semplice somma di denaro. Forti di questa consapevolezza, quindi, abbiamo sostenuto con convinzione, prima in Commissione Giustizia e poi in Aula, il percorso di riforma dell’art. 416 ter cp.
Ferisce e preoccupa, dunque, viste le aspettative, le speranze e le nobili motivazioni che hanno portato la Camera ad approvare questa riforma, il possibile rallentamento della stessa all’approdo in Senato.
Invero, parte delle osservazioni sollevate da esponenti autorevoli della magistratura rispetto ad un possibile arretramento dell’efficacia dell’art. 416 ter cp conseguente alla sua riformulazione, presentano non pochi profili di attendibilità e di sicuro interesse.
Altrettanto vero, però, è che non possiamo correre il rischio di insabbiare nei meandri di un cammino parlamentare potenzialmente tortuoso, un percorso riformatore che, seppur con modalità sicuramente perfettibili, si è prefisso di dare maggior peso ad una norma che, altrimenti, non avrebbe che ristretti margini di applicabilità, rispetto ad un fenomeno, quello del voto di scambio politico – mafioso, dilagante e pressoché inarrestabile.
L’auspicio, dunque, è che al Senato la riforma possa essere oggetto di un confronto tra le forze politiche franco, serio ed il più possibile contingentato nei tempi, per dare risposte a quella parte maggioritaria del nostro Paese che crede fortemente nella legalità delle Istituzioni democratiche e nella possibilità che il Parlamento possa, quale articolazione dello Stato di diritto, essere in grado di mettere in campo tutti gli strumenti necessari ad assicurare la libertà di autodeterminazione politica del cittadino e la lotta alla corruzione.
On. Michela Rostan
Partito Democratico

SODDISFAZIONE PER L’ACCOGLIMENTO DELL’O.D.G. AL DECRETO DEL FARE CHE IMPEGNA IL GOVERNO NELLA LOTTA AI ROGHI TOSSICI IN CAMPANIA


Abbiamo presentato quest’oggi, un ordine del giorno relativo alle norme contenute nella Legge di conversione del Decreto Fare in materia ambientale, con il quale abbiamo impegnato il Governo, in occasione delle iniziative che saranno avviate per concretizzare i contenuti del provvedimento destinata alla Campania, ad intraprendere ogni azione utile a contrastare il dilagante fenomeno dei roghi tossici nella nostra regione.

L’ordine del giorno depositato agli atti della Camera ed accolto dal Governo nel corso della seduta dedicata all’approvazione della legge di conversione del Decreto Fare, impegna l’Esecutivo, ed in particolare il Ministero dell’Ambiente, in occasione delle attività che saranno compiute per l’avvio della bonifiche dei suoli inquinati e per il completamento del ciclo integrato dei rifiuti in Campania, ad associare alle stesse tutte le iniziative del caso necessarie per la lotta agli illeciti nella c.d. “Terra dei Fuochi” e, contemporaneamente, mantiene alta la tensione del Consiglio dei Ministri su di un tema delicato e drammatico quale è quello dei roghi in Campania, ed in particolare nelle province di Napoli e Caserta.

Non è la prima, né sarà l’ultima iniziativa concreta che in qualità di Deputati campani del Partito Democratico metteremo in campo per dare risposte ai cittadini, alle associazioni, ai comitati ed a tutti coloro i quali si impegnano quotidianamente per tutelare la salubrità delle nostre terre ed il diritto alla salute delle generazioni presenti e future.

Rassegna stampa:

Agenparl
Julie News
Rimagina

Di seguito, il testo integrale dell'ordine del giorno accolto dal Governo:

O.D.G.
DECRETO FARE – ART. 41 – DISPOSIZIONI IN MATERIA AMBIENTALE
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame rappresenta uno dei primi provvedimenti del Governo che, anche se in modo parziale e nei limiti delle risorse disponibili, interviene al fine di promuovere il rilancio del Paese, attraverso l’intervento in varie aree di interesse;

il provvedimento si inserisce in una situazione di grave e prolungata di difficoltà congiunturale e in un contesto contrassegnato da una profonda crisi socioeconomica, che investe il nostro Paese ormai da diversi anni, i cui riflessi sul mondo del lavoro e sui livelli occupazionali richiedono interventi strutturali e di sistema;

l’art. 41 recante disposizioni in materia ambientale, interviene modificando la normativa prevista per la gestione delle acque sotterranee emunte e di bonifica dei suoli inquinati, nonché, in relazione alla procedura di infrazione comunitaria n. 2007/2195, al fine di consentire la semplificazione e l’accelerazione nell’attuazione degli interventi di adeguamento del sistema dei rifiuti nella Regione Campania e di accelerare l’attuazione delle azioni in corso per il superamento delle criticità della gestione del sistema stesso, conferendo facoltà al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di nominare con propri decreti uno o più commissari ad acta affinché questi provvedano, in via sostitutiva degli Enti competenti in via ordinaria, alla realizzazione e l'avvio della gestione degli impianti nella Regione, gia' previsti e non ancora realizzati, e per le altre iniziative strettamente strumentali e necessarie;

tale disposizione, dunque, da’ impulso al processo di completamento del sistema di gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Campania, accelerando il superamento delle criticità generate dalle inefficienze degli Enti competenti, attraverso il commissariamento governativo delle rispettive funzioni in materia ambientale;

il mancato completamento del ciclo integrato dei rifiuti in Campania, purtroppo, da oltre vent’anni favorisce la proliferazione di fenomeni di smaltimento illecito dei rifiuti stessi che vengono conferiti in luoghi ed aree non autorizzati o, in alternativa, bruciati all’aperto;

tale fenomeno estremamente diffuso e la cui recrudescenza aumenta nel periodo estivo, ha fatto si che all’enorme distesa posta al confine tra le provincie di Napoli e Caserta e verso il vesuviano, venisse attribuito il triste appellativo, ormai noto a livello nazionale, di “Terra dei Fuochi”;

il detto fenomeno – oggetto anche di un’inchiesta da parte di una Commissione Parlamentare costituita proprio per approfondire la condizione del ciclo dei rifiuti in Campania la cui relazione finale è stata recentemente posta agli atti della Camera – ha provocato ed a tutt’oggi sta provocando danni indescrivibili sul piano ambientale, economico, sociale e sanitario;

il fenomeno sopra descritto, purtroppo, trova terreno fertile anche e soprattutto nella incompletezza delle norme vigente in materia di protezione ambientale e della conseguente difficoltà per le Forze dell’Ordine di attuare una compiuta strategia preventiva e repressiva degli illeciti;

vi è la necessità di porre in essere una strategia di alto impatto tesa a contrastare la sempre più incontrollata diffusione di tale fenomeno,

impegna il Governo

ad assumere tutte le iniziative che garantiscano l’attuazione di una complessiva strategia di contrasto al fenomeno dei roghi tossici in Campania, da affiancarsi alle attività di accelerazione del processo di completamento del ciclo dei rifiuti in Campania e di bonifica dei suoli inquinati, previste dall’art. 41 del provvedimento;

On. Michela Rostan

On. Simone Valiante

martedì 6 agosto 2013

NEWSLETTER N. 1: I PRIMI 100 GIORNI DI GOVERNO



Care democratiche e cari democratici,

a poco più di cento giorni dall’insediamento del Governo Letta, sento il bisogno di fare un bilancio dell’attività svolta in queste settimane e condividere con Voi tutti, alcune riflessioni sul momento che sta attraversando il nostro Paese.

Quanto all’impegno parlamentare profuso, cercando di interpretare – spero al meglio – le aspettative di tutti gli elettori del Partito Democratico dei nostri territori, ho ritenuto opportuno destinare gran parte del, finora breve, tempo a disposizione per portare avanti una lotta serrata ai roghi tossici ed all’inquinamento ambientale nell’area a nord di Napoli.

A tal fine, ho formalizzato dapprima una interrogazione a risposta scritta (Atto Camera  5/00112) rivolta ai Ministri della Giustizia e degli Interni per conoscere quali fossero le iniziative imminenti ed improcrastinabili che questi dicasteri stessero perpetrando o programmando per contrastare il fenomeno della “Terra dei Fuochi” e, quindi, una mozione (Atto Camera 1/00098), sottoscritta da oltre venti Colleghi Deputati, con la quale la Camera potrà, nel momento in cui la stessa verrà discussa ed approvata, vincolare politicamente il Governo su determinati punti, quali l’inasprimento delle pene per i reati ambientali, l’incremento del presidio dei territori abbandonati, l’istituzione di un tavolo interministeriale di azione ed infine la revisione del ruolo delle ASL per quanto concerne l’informazione e la sensibilizzazione della cittadinanza e dell’ARPAC per quanto attiene alla possibilità di conferire al personale della stessa, anche funzioni di polizia giudiziaria.

Successivamente, con lo scopo di allargare il campo d’azione del Governo ed in particolare del Ministero dell’Ambiente, ho depositato un’interrogazione sulla condizione ambientale del Litorale Domitio (Atto Camera 4/01192), che se recuperato, a mio avviso, potrebbe rappresentare uno straordinario volano di sviluppo economico per tutta l’area a nord di Napoli.

Mi preme sottolineare, inoltre, l’importanza delle iniziative intraprese in materia di tutela del lavoro, con particolare riferimento alle interrogazioni rivolte al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in relazione alla condizione di precarietà degli LSU della Regione Campania (Atto Camera 4/01269), alla CIGS che interessa gli operai dello stabilimento FIAT di Pomigliano d’Arco (Atto Camera 5/00767) ed alla perdita del lavoro, purtroppo soltanto parzialmente scongiurata, che ha colpito le operatrici sociali del Comune di Giugliano in Campania.

In materia di trasporti, insieme ad altri Colleghi Deputati napoletani, abbiamo immediatamente chiesto (Atto Camera 5/00617) che si facesse luce sulle ragioni che hanno portato alla temporanea sospensione del servizio metropolitano della Linea Metrocampania Nord – Est, e farò il possibile affinché il Partito Democratico si impegni ad evitare che la Regione possa ulteriormente peggiorare il sistema trasportistico campano, indebolendo la già precaria linea ex – Alifana.

Atti concreti, dunque, mirati e formulati con l’obiettivo dichiarato di tutelare gli interessi ed i diritti fondamentali dei cittadini napoletani, quali la salute, la mobilità, il lavoro.

Sul piano legislativo, Vi segnalo l’interessante e quanto mai opportuna recente iniziativa legislativa, alla quale ho aderito, del Collega On. Simone Valiante, in materia di tutela delle c.d. “Aree Protette”, tesa a rafforzare gli intenti del D.P.R. n. 73 del 2013, che ha scelto campi di competenze chiare ed esplicite (dalla ricerca ambientale all’agricoltura, al governo partecipato ed attivo del territorio) per rileggere in chiave moderna la politica di gestione dei Parchi alla luce dell’attuazione della Strategia Nazionale della Biodiversità. 

Ed ancora, le iniziative di legge che ho sottoscritto quale cofirmataria in materia di affitto dei fondi rustici in favore dei giovani agricoltori; di lotta alle discriminazioni razziali di genere, orientamento sessuale o disabilità delle persone; di acquisto della cittadinanza; di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave e prive del sostegno familiare; di interventi in favore delle giovani madri, volti a garantire il segreto del parto ed i diritti del neonato.

Testi che andranno seguiti affinché possano raggiungere lo scopo prefisso, attraverso un’attenta, costante e responsabile verifica dell’attività di Governo.

Governo che, a poco più di tre mesi dall’inizio del proprio percorso, ha messo in campo – seppur tra le più disparate difficoltà economiche, politiche e sociali –  una pluralità di iniziative meritevoli che, ad avviso di chi Vi scrive, confermano la bontà delle scelte fatte a suo tempo, quando, in condizione disperate per il Paese, Giorgio Napolitano e con Questi il Partito Democratico, è stata data vita al Governo di servizio.

Un Governo che, senza alcun dubbio, non è il governo che sognavamo noi, quando insieme abbiamo vissuto quella straordinaria esperienza di partecipazione democratica che sono state le primarie del 30 dicembre.

Un Governo che, però, in questa fase va sostenuto affinché possa dare all’Italia la guida necessaria per consentire a tutti noi di reggere l’urto della crisi economica e dello sconfinato disagio sociale che essa comporta.
È da giovane Deputata, consapevole dello scenario complessivo circostante, che ho deciso di inaugurare quest’oggi la mia newsletter.

Tanto, anche perché credo fondamentale, in questo periodo di profondo discredito della politica, che chi rappresenta le Istituzioni democratiche senta il dovere di rendicontare ai cittadini il lavoro svolto, l’impegno profuso, i successi e di risultati raggiunti e, perché no, anche i fallimenti e gli errori commessi. 

Ecco perché Vi ho scritto. 

Ed ecco perché lo farò in seguito, con costanza, coerenza e trasparenza.