Abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta in
Commissione, rivolta ai Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico
affinché si faccia chiarezza sulle modalità di gestione ed erogazione
della CIGS a partire dal mese di aprile 2013, adottate presso lo
stabilimento FIAT G. B. Vico di Pomigliano d’Arco.
Un atto
dovuto, a nostro avviso, al fine di verificare l’effettiva correttezza
dei criteri di rotazione adottati dall’Azienda di Torino per la scelta
dei gruppi di lavoratori sottoposti alla CIGS.
CIGS che, almeno per il
momento, è applicata esclusivamente ai lavoratori assegnati alla
cosiddetta Area C, mentre gli addetti alle Aree A e B beneficiano del
tempo di lavoro pieno.
Obiettivo dell’interrogazione è principalmente quello di chiarire se e quali possano essere
le strategie adottabili dalla FIAT e dal Governo nei prossimi mesi, in
grado di portare ad un progressivo azzeramento del ricorso alla CIGS o
comunque ad un utilizzo più equo della stessa, attraverso la
distribuzione dei sacrifici inevitabilmente connessi all’impiego degli
ammortizzatori sociali su di un numero più ampio di lavoratori, che
comporterebbe una riduzione dell’impatto economico negativo sulle
singole unità lavorative.
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